Chi siamo

Il progetto Neco (Network Community) nasce nel luglio del 2008 dall’idea di 6 visionari che, stanchi di aspettare un ipotetico intervento dall’alto che appianasse il digital divide, decisero non solo di saziare la loro fame di banda larga, ma di costruire una MAN (Metropolitan Area Network) ad alta capacità per fornire connettività entry-level e servizi interni a tutto il centro urbano di Vietri di Potenza.

Il Team Operativo

Giuseppe Pitta Gianni Caputo Doriano Pitta
Antonio Felitti Valentino Viggiano Angelo Caputo
Antonio Le Caldare Mariano Carleo I Want You.png

Collaboratori

Avv. Emanuela Felitti Giusi Di Leo Ing. Giuseppe Potenza Ing. Angelo Gesa Ing. Michele De Biase

Cosa vogliamo

Il progetto che sviluppiamo mira ad eradicare il “Digital Divide” che è perdurato, ad oggi, per oltre 15 anni nelle realtà meno strategiche e più periferiche d’Italia e del mondo.
Parliamo di piccole comunità dislocate su impervi territori che il mercato, a buon ragione, definisce “zone a fallimento di mercato”. Questa condizione ha, giustamente, alimentato il disinteresse dei grossi operatori di comunicazione e, nel migliore dei casi, destato l’interesse di piccoli e improvvisati operatori locali che, in totale regime di monopolio nel proprio “feudo”, si limitano, spesso, ad offrire un servizio scadente a prezzi esorbitanti. Fortunatamente i costi di copertura per la banda larga, negli anni, si sono fisiologicamente abbassati e, di conseguenza, le zone di cui sopra vengono man mano servite. Non abbiamo dubbi che, prima o poi, il 100% del territorio sarà completamente coperto, ma è sufficiente attendere la tanto ispirata copertura per colmare 10 o 15 anni di “Digital Divide”? Evidentemente no.

Noi crediamo che l’accesso a Internet, con tutto il suo indotto di servizi, sia un bene essenziale per l’individuo moderno, a maggior ragione in contesti che necessitano di un rapido sviluppo. La “grande rete”, oltre agli svaghi che noi tutti ben conosciamo, offre un’opportunità che molti oggi danno per scontata: l’accesso all’informazione.
La nostra azione, infatti, è ispirata da due convincimenti che crediamo possano rivelarsi i fattori distintivi che conferiscono originalità alla nostra idea:

  1. Crediamo che la coesione e un’equa distribuzione delle opportunità per le comunità lontane dai centri passi anche attraverso l’abbattimento del digital divide;
  2. Laddove il mercato ha fallito è legittimo sperimentare nuovi modelli di promozione e sviluppo della domanda di conoscenza, intesa come bene comune, favorendo lo scopo non profit e l’assetto di tipo comunitario.

Quasi tutto lo scibile umano è ormai a portata di click, informazioni fresche e rapide, senza intermediari. Con un po’ di coraggio intellettuale è possibile acculturarsi, autonomamente, in ogni branca e confrontarsi, velocemente, con altre persone. Tutto questo un tempo era impossibile, una vecchia e “cara” enciclopedia era tutto quello a cui potevamo ambire. Oggi, alla fine del 2010, esistono ancora realtà rimaste alla vecchia enciclopedia, la cui unica alternativa è rappresentata da lentissime connessioni analogiche. Le altre, quelle che negli ultimi anni sono state affrancate dall’antiquariato tecnologico, presentano un fisiologico gap di alfabetizzazione informatica/telematica. Recuperare 15-20 anni è difficile, ma non impossibile nel medio termine. Noi abbiamo un’idea per accelerare questo recupero:  offrire connettività “entry level” a costo zero o, comunque, a un costo popolare, anche dove l’ADSL c’è già, perché non tutti possono permettersela.

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