Assemblea ordinaria 2013

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E’ passato ormai un anno dalla nostra costituzione ufficiale (quasi 5 dall’installazione del primo nodo) ed è tempo di fare un bilancio, nel vero senso della parola! Il 29 Marzo alle ore 18:00 presso la sala convegni comunale di Vietri di Potenza (PZ) si terrà la prima assemblea ordinaria dei soci di Progetto Neco. Si tratterà di un momento cruciale per decidere il futuro di questa impresa comunitaria, che, ricordo, è unica nel suo genere in Italia, ovvero è l’unica ad essere stata realizzata, perché di progetti simili, in giro, ce ne sono tanti, ma solo su carta. L’assemblea sarà un’ottima cartina tornasole per capire se quanto è stato fatto ha avuto, oltre all’innegabile impatto economico, delle conseguenze sociali e, nello specifico, sapere se la gente ha capito che è possibile far fronte a molti dei propri bisogni semplicemente unendo le forze e smettendo di pretendere un intervento dall’alto, ovvero ripristinando quel concetto di comunità e autonomia che un tempo era alla base della nostra vita quotidiana. Progetto Neco è la dimostrazione di come una piccola comunità abbandonata al digital-divide e vessata da affaristi senza scrupoli (= WISP improvvisati) si sia ribellata costruendosi la propria rete cittadina, per di più senza chiedere un centesimo a nessuno: il progetto è interamente finanziato con le sole quote sociali. E’ un approccio che può e deve essere applicato in molti altri contesti: mobilità (sostenibile), energia, alimentazione, formazione, etc. L’assemblea del 29 marzo sarà aperta al pubblico (ovviamente potranno votare solo i soci) sia in virtù della trasparenza che ci ha da sempre contraddistinti, sia per spiegare all’intera comunità e agli ospiti di altre città (che ci saranno) come estendere la rete o replicare il progetto. Ci auguriamo che possiate essere numerosi!

Di seguito l’ordine del giorno:

  1. Approvazione del rendiconto consuntivo per la gestione 2012;
  2. Analisi della copertura della rete ed eventuali espansioni;
  3. Analisi delle soluzioni per il lancio del servizio VoIP;
  4. Analisi delle risorse umane per la gestione della rete;
  5. Varie ed eventuali.

Silde della presentazione

Neco 2.0: Inizia una nuova era

Anche se ci facciamo vivi con la cadenza di un’eclissi di sole, non vuol dire che ci siamo fermati, anzi, stiamo impegnando tutte le nostre energie per perseguire i nostri principali obiettivi, ovvero l’espansione della rete e lo sviluppo dei servizi, a scapito, come avete intuito, della comunicazione. Comunque, prima del 2013, ci sembrava doveroso farvi un piccolo resoconto delle cose che abbiamo fatto quest’anno.
Nel mese di marzo ci siamo costituiti (trasformati) in Associazione di Promozione Sociale (L. 383/2000), un profilo che ci assicura un assetto più formale e democratico. Era una tappa a dir poco obbligata, viste le dimensioni che il progetto ha assunto nell’arco di pochi anni. Contestualmente alla costituzione, abbiamo aperto la nostra sede in Via San Nicola 48, nella quale, quando ci sarà un arredo adeguato, organizzeremo tutta una serie di attività.
Nel mese di luglio abbiamo stipulato un contratto con un ISP lucano (Alida) che ci ha consentito di incrementare la banda Internet e di sperimentare la telefonia VoIP.
Ad agosto abbiamo lanciato “Neco – Holiday“, una iniziativa che permette ai turisti e studenti fuori sede di navigare gratuitamente  durante l’estate e le festività natalizie. Come di consueto, non sono neanche mancati eventi spiacevoli, ad esempio, questa estate, abbiamo avuto nuovamente qualche divergenza con Zeus, il quale, per vendetta, non ha mancato di omaggiarci con le sue saette. Ebbene, una di queste ha colpito il nodo principale e il server centrale, causando diversi danni. Tuttavia siamo riusciti a ripristinare tutto in tempi ragionevoli e ci siamo armati fino ai denti per i prossimi scontri. Nel frattempo abbiamo installato un’altra manciata di nodi e sfondato la soglia dei 120 utenti, con un trend di adesioni che lascia ben sperare per il futuro. Una buona notizia arriva anche dal fronte delle normative sul WiFi, infatti, a maggio, l’Italia ha finalmente recepito la direttiva europea 2009/140/CE, la quale, in sostanza, liberalizza le frequenze radiolan (2.4 GHz) e hiperlan (5.7 GHz) per uso privato. Questo vuol dire che non servirà più alcuna l’autorizzazione per fare un link WiFi, anche se attraversa il suolo pubblico. Grazie a questa liberalizzazione, a breve incrementeremo la capacità della rete e la portata dei link, che, a causa delle enormi restrizioni normative, fin’ora erano ingabbiati in un piccolo range di frequenze dedicato agli SRD (5.8GHz), con potenze estremamente ridotte (25 mW).
Infine abbiamo dato il via al progetto VoIP che vi avevamo promesso mesi fa. Sintetizzando in poche righe, il progetto mira ad offrire un servizio di fonia alternativo a quello tradizionale (Telecom & C. per intenderci). Nello specifico, agli utenti che lo vorranno, sarà assegnato un numero geografico con prefisso 0971, raggiungibile da ogni parte del mondo e un numero interno per le chiamate interne alla rete Neco. Tuttavia, a causa dei potenziali oneri che questo servizio comporta, la soluzione finale potrebbe essere discussa e approvata nella prima assemblea utile, che si terrà, presumibilmente, a Pasqua (circa).

I numeri del progetto Neco

Sono sicuro che molti di voi se lo saranno chiesto: ….bello, ma…. quanto costa una infrastruttura simile?
La risposta è ZERO! Ok, questa è la conclusione di un ragionamento che vi esporrò tra poco e che, credo, difficilmente avreste seguito senza uno stimolo giusto. Chi ci segue sa che Neco è nato con l’intento di colmare un digital divide che, perdurato per oltre 15 anni, ha prodotto un conseguente e inevitabile cultural divide , al quale non basterebbero neanche i Gigabits della fibra ottica per porvi un immediato rimedio. Sia chiaro che non si tratta di mera tecnologia o roba da smanettoni, ormai, per quanto romantico possa sembrare, quasi tutto è tecnologico e/o connesso a Internet. Oggi qui, per fortuna, abbiamo la banda larga (insomma…), ma solo un ingenuo penserebbe che il problema si risolva automaticamente con un po’ di contratti ADSL, per questo, noi di Neco, pensiamo che, per colmare questo gap più rapidamente, occorra offrire connettività entry level al maggior numero di persone e nel maggior numero di luoghi, abbattendone contestualmente i costi con una mirata economia di scala. E qui, ovviamente, vi chiederete: … quali sono questi costi? Nel nostro progetto esistono 2 tipologie di costi, quelli in risorse umane e quelli in risorse hardware/software. Io vi parlerò di questi ultimi, anche perché non saprei ben quantificarvi le scalate sui tetti umidi, i grattacapi notturni, l’assistenza, etc. Allo stato attuale il progetto Neco è costato alla comunità, che, voglio ricordare, lo finanzia interamente, circa 15.000 € di infrastruttura (oltre ai costi annuali di gestione). Quindi, direte voi, ben lontani da ZERO. Sbagliato, dico io. Se si considerano gli attuali utenti (circa 100), il costo medio di un contratto ADSL (circa 250€ annuali ad essere ottimisti) e la quota annuale per sostenere il progetto Neco (meno di 100€ annuali), è sufficiente fare un semplice calcolo per rendersi conto che, non solo il progetto si ripaga nel giro di un paio d’anni (a regime), ma la comunità risparmia, annualmente, oltre 15.000 €, tutta ricchezza che rimane sul territorio e, coi tempi che corrono, sono sicuro che non dispiace a nessuno, eccezion fatta per  le compagnie telefoniche, naturalmente. Sia chiaro che queste cifre si riferiscono a una comunità attiva di poco più di 2000 abitanti (3000 sulla carta) e la sostenibilità del progetto è direttamente proporzionale alla densità abitativa. Ora che conoscete, orientativamente, il costo di un infrastruttura del genere, chiedetevi come mai il comune della vostra città ha speso decine, se non centinaia, di migliaia di euro per offrire connettività, spesso scadente, in piazza Tal dei Tali 🙂